3 giugno 1969 – La serie televisiva di fantascienza Star Trek trasmette il suo ultimo episodio della serie originale. Tre anni e 79 episodi per entrare nella storia delle serie tv. Ideata da Gene Roddenberry, aveva esordito l’8 settembre 1966 sulla Nbc.
Un viaggio nel futuro
Ambientata tra il 2266 e il 2269, racconta la missione di esplorazione del cosmo dell’astronave Enterprise. Alla guida del capitano Kirk, interpretato da William Shatner, ci sono i rappresentanti di una Federazione dei Pianeti Uniti che riunisce numerosi popoli di sistemi stellari diversi .
La missione? «Alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima» (inizia così la serie…).
A fianco del capitano, gli altri due protagonisti. L’ufficiale scientifico Spock, un extraterrestre proveniente dal pianeta Vulcano (interpretato da Leonard Nimoy) e l’ufficiale medico, il dottor Leonard McCoy detto “Bones” (interpretato da DeForest Kelley).
I tre, uniti da un forte legame di rispetto e amicizia, sono circondati da un equipaggio molto affiatato.
La missione
La serie infatti affrontava temi rilevanti: per la prima volta nella storia della televisione un asiatico, una donna di origine africana, diversi americani, uno scozzese, un alieno e un russo si trovavano a lavorare insieme.
Proprio nel momento in cui il mondo era spaccato in due dalla Guerra Fredda, insieme nello stesso equipaggio, vanno a esplorare l’universo alla ricerca di nuove culture con cui dare vita a reciproci scambi in nome dell’uguaglianza e della pace.
La Federazione unita di Pianeti
Origini tutte diverse ma un obiettivo comune per il capitano statunitense, il timoniere asiatico, l’addetta alle comunicazioni africana, il navigatore russo e anche il vulcaniano, perché l’esplorazione vuole andare oltre la pacificazione terrestre per promuovere la “Federazione Unita dei Pianeti”.
Dietro le trovate tecnologiche c’è quindi un ideale ben preciso e in aperto contrasto con il quadro storico di allora, caratterizzato dalla guerra fredda.

