Chiude l’ultima fabbrica di macchine da scrivere

Lettera 22

di Carlo Piano

INDIA – Ha chiuso i battenti in India l’ultima fabbrica al mondo che produceva macchine da scrivere. La Godrej and Boyce di Mumbai ha chiuso il suo stabilimento nella città indiana. Nel suo magazzino rimangono soltanto 200 macchine da vendere, la maggioranza con caratteri arabi. Superate in occidente da vent’anni, in India erano ancora comuni fino a pochi anni fa, specialmente negli uffici pubblici, presso le forze di sicurezza e nei tribunali. “Non riceviamo molti ordini ora – ha raccontato il manager dell’azienda, Milind Dukle -. Dall’inizio del 2000, i computer hanno cominciato a dominare. Tutte le fabbriche di macchine da scrivere hanno fermato la produzione, tranne noi. All’inizio degli anni Novanta, producevamo 50.000 pezzi all’anno. L’anno scorso però, ne abbiamo vendute meno di 800”.

Inventata da un italiano

La prima macchina per scrivere fu inventata dall’avvocato novarese Giuseppe Ravizza nel 1846 con scopi umanitari poiché Ravizza voleva far sì che anche i ciechi potessero scrivere con l’utilizzo di questa macchina. Nel 1837 iniziò a costruire il primo prototipo del cembalo scrivano, così chiamato per via della forma dei tasti, simili a quelli dello strumento musicale. Utilizzò infatti i tasti di un pianoforte. Nel 1855 brevettò la sua invenzione migliorata e dotata di 32 tasti, e nel 1856 ne presentò una versione ormai definitiva all’Esposizione Industriale di Torino e ad una mostra analoga a Novara dedicate alle Arti e alla Tecnica, dove fu premiato con la medaglia d’oro.

La leggenda della Lettera 22

La Lettera 22 era una celebre macchina per scrivere meccanica portatile realizzata dalla Olivetti. Fu uno dei prodotti di maggior successo della Olivetti negli anni cinquanta, e ricevette premi sia in Italia (Compasso d’Oro nel 1954) che all’estero (miglior prodotto di design del secolo secondo l’Illinois Institute of Technology nel 1959). Inoltre è esposta nella collezione permanente di design al Museum of Modern Art di New York. Veniva prodotta nello stabilimento Olivetti di Agliè (Torino). Sono molti gli scrittori e i giornalisti che hanno trovato nella Lettera 22 una compagna ideale per il proprio lavoro. Ricordiamo, solo per citarne alcuni, Enzo Biagi e Indro Montanelli (che non se ne separò mai).

La rivoluzione del personal computer

Oggi la macchina da scrivere è stata rimpiazzata dai personal computer che contengono installati uno o più programmi di videoscrittura. L’inizio della fine della macchina da scrivere si può datare 24 gennaio 1984: quel giorno Apple Computer presentò un’altra innovazione destinata a diffondersi su larga scala. Era il Macintosh, dotato di serie di interfaccia grafica e di mouse. Il Macintosh ottenne un ottimo successo di mercato, grazie al suo approccio amichevole e alla facilità d’uso del suo sistema operativo. E da allora i personal computer sono arrivati, nel corso degli anni, in tutte le nostre case.

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