Con la Fase 2 del lockdown, che autorizza la riapertura delle industrie manufatturiere, ha riaperto ad Alzano, nel cuore della zona rossa bergamasca, la Cartiera Pigna. Si tratta della più famosa fabbrica di quaderni d’Italia, fondata 181 anni fa e che non si era fermata neanche durante le guerre.
Qui fra bobine di carta gigantesche, macchinari enormi e nastri tagliano, piegano, smussano angoli, confezionano, trasportano e impilano quaderni di ogni misura e colore oltre a bloc notes, album, rubriche, cartelle, fogli di protocollo…
La Pigna è nella zona rossa
Siamo ad Alzano, il paese più colpito dal virus e ai primi posti nella classifica nera dei morti fra i comuni lombardi. La ripartenza è un segno di speranza, come spiega il signor Enrico, responsabile della produzione alla cartiera Pigna: «Ci siamo emozionati tutti nel riaprire anche perché nel nostro silenzio e nel ritrovarci di nuovo tutti qui c’era quello che abbiamo vissuto. Ci sono dipendenti che hanno perduto un genitore, i suoceri… Insomma, siamo ad Alzano, difficile trovare una famiglia che non abbia avuto a che fare in qualche modo con il virus».
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