
di Lidia Labianca

“Ma questo lo conosco!”, hanno esclamato i miei figli più piccoli guardando le locandine appese all’ingresso del Mudec di Milano. E quello che è vero per loro lo è per la maggior parte delle persone che davanti alle opere del grande artista americano Roy Lichtenstein le riconoscono e si riconoscono. In fondo era proprio quello che desideravano i vari rappresentanti della Pop Art, la corrente a cui Lichtenstein è legato: rendere l’arte a portata di tutti, popolare, legata alla vita quotidiana e riproducibile all’infinito.
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Lichtenstein, 100 opere a Milano

Nella mostra di Milano sono esposte circa 100 opere che coprono la sua lunga carriera artistica: prints, sculture e arazzi che fanno immergere il visitatore in un mondo fatto di colori, punti e linee, eroi dei fumetti e protagonisti delle pubblicità.
Semplice? Non tanto!
Se a una prima lettura le opere possono sembrare di grande immediatezza e semplicità, in realtà esse sono il frutto di studi molto approfonditi delle esperienza dei grandi rappresentanti della storia dell’arte e delle loro tecniche. Ecco che dai quadri vediamo emergere elementi e tratti tipici dell’arte degli Indiani d’America, del genio di Pablo Picasso o ancora dell’arte giapponese che tanto aveva influenzato gli Impressionisti e Van Gogh.
Colori e puntini
È innegabile che le opere di Lichtestein siano un terreno fertile per incuriosire i bambini e per avvicinarli all’arte. Il suo mondo fatto di colori primari, pennellate vibranti, puntini e ambientazioni note e condivise dai più piccoli sono una “bacchetta magica” che aiuta i più giovani ad entrare in contatto con l’artista.
Durante i mesi di apertura della mostra, il MUDEC organizza numerosi e bellissimi laboratori dedicati ai ragazzi e alle loro famiglie che permettono di capire e sperimentare idee, approccio e tecniche del genio americano.
Roy Lichtenstein- Multiple Vision
MUDEC, via Tortona 56, Milano
– dal 1 maggio 2019 all’ 8 settembre 2019
– biglietti: intero 14 euro, ridotto 12 euro
Per informazioni www.mudec.it