Si era messa lo zaino in spalla con il logo proprio come quello che usano i rider che consegnano cibo a domicilio. Ma:
A) non era un rider
B) non doveva portare proprio niente a domicilio!
Voleva solo farsi un bel giretto in sella suo scooter per Roma dribblando le disposizioni per il coronavirus. Era lo stratagemma usato da una donna di 47 anni che invece ieri è incappata nei controlli dei Carabinieri della Stazione Aventino. La donna è stata fermata in Piazza Santa Maria Liberatrice, a bordo di un ”Honda Sh”, con addosso uno zaino riportante loghi e scritte di una nota società di consegna pasti a domicilio.
La scusa della finta rider
«Devo consegnare… no cioè ho appena consegnato… ». Vabbè insomma scusa che ti ri-scusa, i militari dopo aver notato che lo zaino era vuoto, si sono insospettiti ed hanno approfondito il controllo.
È bastato poco per accertare che la 47enne non aveva alcun contratto e non risultava registrata all’ applicazione, attraverso la quale i rider ricevono gli ordini.
Per la donna la passeggiata è costata cara: sanzione amministrativa di 373 euro, poiché circolava a bordo di motociclo, senza alcuna giustificazione.
La regola
Ecco cosa prevede esattamente l’ultimo decreto del governo per gli spostamenti e uscite
Sono consentiti solo gli spostamenti da casa motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità(per esempio, dover fare la spesa o comprare beni necessari) o per motivi di salute.
Inoltre, è vietato trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso, salvo che per comprovate esigenze lavorative, per motivi di assoluta urgenza o per motivi di salute. È vietato anche ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
I motivi dello spostamento devono comunque essere dimostrati, anche mediante autocertificazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze dell’ordine statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni potrà essere oggetto di controlli successivi e la non veridicità di quanto dichiarato costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
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